Foto personali e foto di famiglia come strumento per la terapia. Il “Come, Cosa e Perché” delle tecniche di FotoTerapia

This article explains how and why involving people's own personal and family snapshots in their therapy treatment ("PhotoTherapy Techniques") can enhance and deepen that process, as well as improve the quality of therapeutic results. It tells how photographs bridge deep into areas of the client where words cannot reach -- and thus provide an excellent means of examining and exploring feelings with the least amount of cognitive interference or protection. Based on the rationale that photographs contain emotional contents along with their visual details, the article shows how therapists trained in PhotoTherapy Techniques can use their clients' own personal and family photos to trigger memories, evoke feelings, reconnect thoughts, hide secrets, and bring the past "to light" in new ways. PhotoTherapy techniques are shown to be based on the fact that all photographs speak metaphorically and symbolically to and from the unconscious without any words being involved, and therefore any photographic image has the potential of reaching previously-blocked or overly-defended information and feelings, regardless of the therapist's preferred modality. After the "Introduction", and Sections on both "The Arts (and Art Therapy)" and "Photographs (and Photography)" that provide theoretical foundations for PhotoTherapy techniques, the article then moves from a general review of "Using Photographs in Therapeutic Practice" to a more specific explanation of the "Framework of PhotoTherapy Techniques", discussing the rationale and specific applications for each technique to be used alone or in combination with the others. It also includes a comparison between "PhotoTherapy" techniques and the closely-related applications of both "Photo Art Therapy" and also "Therapeutic Photography" -- and after the "Conclusion", ends with lists of internet links and publications where more information can be learned.L’articolo spiega come e perché, l’utilizzo delle foto personali e quelle di famiglia delle persone in terapia durante il loro trattamento (“Tecniche di FotoTerapia”) possa aumentare e approfondire tale processo, e migliorare la qualità dei risultati terapeutici. Si descrive come le foto creino un ponte in grado di raggiungere aree profonde del vissuto del cliente dove le parole non possono arrivare – fornendo quindi un eccellente mezzo per esaminare ed esplorare i sentimenti con il minimo dell’interferenza e delle difese cognitive. Basato sul principio che le fotografie presentano accanto ai dettagli visivi un contenuto emotivo, questo articolo mostra come il terapeuta formato nelle Tecniche di FotoTerapia possa usare le foto personali e quelle di famiglia del cliente per evocare ricordi, richiamare sentimenti, riconnettere pensieri, nascondere segreti, e portare alla luce il passato con nuove modalità. Si mostra come le Tecniche di FotoTerapia siano basate sul fatto che tutte le fotografie parlano il linguaggio metaforico e simbolico dell’inconscio, senza usare le parole, e quindi ogni immagine fotografica è in grado, indipendentemente dalla modalità preferita dal terapeuta, di raggiungere informazioni e sentimenti precedentemente bloccati o fortemente difesi. Dopo l’” Introduzione” e le Sezioni relative alle “Arti (e Arte Terapia)” e “Fotografie (e Fotografia)” che propongono le basi teoriche delle tecniche di FotoTerapia, l’articolo procede da una rassegna generale dell’“Uso delle Fotografie nella Pratica Terapeutica” a una spiegazione più dettagliata della “Cornice di Lavoro delle Tecniche di FotoTerapia”, discutendo i principi e le specifiche applicazioni di ogni tecnica, da usare singolarmente o in combinazione con le altre. È inoltre inclusa una comparazione tra le tecniche di “FotoTerapia” e le analoghe applicazioni sia della “Foto Arte Terapia” che della “Fotografia Terapeutica”. Dopo le “Conclusioni” l’articolo fornisce in fine una lista di siti internet e di pubblicazioni che offrono ulteriori approfondimenti